DSMARKETING PER LA RIPRESA ECONOMICA
Costruiamo il dopo Coronavirus!
Coronavirus Italia
scenario e prospettive
per le imprese
La rapida e globale diffusione del Covid-19 ha avuto conseguenze peggiori rispetto alle precedenti epidemie, in termini sia di dimensioni che di portata.
Il danno economico è già significativo e le aziende sono adesso chiamate ad apportare cambiamenti nell’immediato per gestire l’emergenza, mitigare le eventuali perdite, rimodulare i loro modelli di business.
Data la situazione italiana e quella globale, è cruciale considerare le prospettive e gli scenari che si potrebbero delineare dopo la fase più critica della pandemia e capire, in tempo, quali azioni intraprendere per essere all’altezza delle nuove sfide.
Oggi le imprese e le realtà economiche italiane affrontano una dura battaglia.
Stanno provando a mettere in campo uno sforzo comune per sanare le ferite che questa pandemia sta infliggendo alla loro tenuta economica. A fare leva sui punti di forza che un’impresa deve avere per differenziarsi attraverso una gestione aziendale di continuità del lavoro svolto e delle azioni necessarie da intraprendere per ammortizzare gli impatti della crisi sul business, derivanti dalla pandemia, e uscirne più forti.
Le principali misure a livello europeo
- il lancio di un nuovo programma di acquisto di attività (PEPP - Pandemic emergency purchase programme) da parte della Banca Centrale Europea per almeno 750 miliardi di Euro. Il PEPP, rispetto all’attuale piano incorso APP, permette di acquistare anche titoli di Stato greci e garantisce maggiore flessibilità, permettendo fluttuazioni nella distribuzione temporale degli acquisti tra le diverse asset class e giurisdizioni;
- l’estensione del Corporate Sector Purchase Programme (CSPP) ai commercial paper di adeguata qualità emessi da istituti non finanziari;
- l’ampliamento della portata degli schemi di crediti aggiuntivi (ACC - Additional Credit Claims), includendo i crediti relativi al finanziamento del settore societario.
Principali provvedimenti del Governo italiano
decreto cura italia
Il Governo Italiano, con il recente Decreto ‘Cura Italia’, ha intrapreso una serie di misure di sostegno alla liquidità delle imprese attraverso il supporto del sistema bancario:
- Garanzia concessa a titolo gratuito;
- innalzamento dell’importo massimo garantito a 5 milioni di euro per singolo debitore;
- per gli interventi di garanzia diretta la percentuale massima di copertura viene fissata all’80% dell’ammontare di ciascuna operazione di finanziamento fino a un importo massimo per singola impresa pari a 1.500.000 Euro;
- per gli interventi di riassicurazione, la percentuale massima di copertura viene fissata al 90% dell’importo garantito dal Confidi o da altro fondo di garanzia;
- ammissibilità alla garanzia di operazioni di rinegoziazione del debito, fino ad oggi circoscritta al solo ambito delle garanzie di portafoglio, a condizione che il soggetto finanziatore conceda nuova finanza per almeno il 10% del debito residuo;
- possibilità di cumulare la garanzia del Fondo con altre forme di garanzia, anche ipotecarie, acquisite dal finanziatore per operazioni di investimento immobiliare nel settore turistico alberghiero e nelle attività immobiliari di importo superiore a 500.000 euro e con durata minima di dieci anni.
Misure in favore della cessione di crediti deteriorati:
- la Società che perfeziona la cessione a titolo oneroso di crediti pecuniari vantati nei confronti di debitori inadempienti entro il 31 dicembre 2020, ha la possibilità di trasformare in crediti d’imposta in imposte differite, perdite fiscali non ancora computate in diminuzione del reddito imponibile alla data di cessione;
- importo del rendimento nozionale eccedente il reddito complessivo netto, non ancora dedotto né fruito tramite credito d’imposta alla data della cessione (c.d.Eccedenza ACE);
- le due componenti di cui sopra sono considerabili per un ammontare massimo non superiore al 20% del valore nominale dei crediti ceduti, con un limite massimo di 2 miliardi di euro di valore lordo dei crediti ceduti per singola società (determinato tenendo conto di tutte le cessioni effettuate entro il 31 dicembre 2020 dalle società tra loro legate da rapporti di controllo). Tali disposizioni non sono applicabili a società per le quali sia stato accertato lo stato di dissesto o il rischio di dissesto, ovvero lo stato di insolvenza.
Misure di sostegno finanziario alle imprese
Per le aperture di credito a revoca e per i prestiti accordati a fronte di anticipi su crediti esistenti alla data del 29 febbraio 2020 o, se superiori, a quella di pubblicazione del Decreto ‘Cura Italia’, gli importi accordati, sia per la parte utilizzata sia per quella non ancora utilizzata, non possono essere revocati in tutto o in parte fino al 30 settembre 2020. Sui maggiori utilizzi intervenuti tra la data del Decreto e il 30 settembre 2020 sarà possibile ottenere la garanzia del Fondo centrale di garanzia ex legge 662/96
Per i prestiti non rateali con scadenza contrattuale prima del 30 settembre 2020 i contratti sono prorogati, unitamente ai rispettivi elementi accessori e senza alcuna formalità, fino al 30 settembre 2020 alle medesime condizioni.
Su tali contratti sarà possibile ottenere la garanzia del Fondo centrale di garanzia ex legge 662/96.
Per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, il pagamento delle rate o dei canoni di leasing in scadenza prima del 30 settembre 2020 è sospeso sino al 30 settembre 2020 e il piano di rimborso delle rate o dei canoni oggetto di sospensione è dilazionato, unitamente a gli elementi accessori e senza alcuna formalità, secondo modalità che assicurino l’assenza di nuovi o maggiori oneri per entrambe le parti; è facoltà delle imprese richiedere di sospendere soltanto i rimborsi in conto capitale. È prevista la possibilità di ottenere la garanzia del Fondo centrale di garanzia ex legge 662/96 per un importo pari al 33% delle singole rate dei mutui e degli altri finanziamenti a rimborso rateale o dei canoni di leasing che siano in scadenza entro il 30 settembre 2020 e che siano state sospese.
Supporto alla liquidità delle imprese mediante meccanismi di garanzia
Sostegno alla liquidità delle imprese nel contesto dell’emergenza COVID-19, consentendo alle banche, con il supporto di Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (CDP) tramite plafond di provvista e/o garanzie di portafoglio, anche di prima perdita, di erogare finanziamenti sotto qualsiasi forma alle imprese che hanno sofferto una riduzione del fatturato a causa della citata emergenza. La garanzia dello Stato è rilasciata in favore di CD a prima richiesta fino a un massimo dell’80% dell’esposizione assunta ed è onerosa, esplicita, incondizionata e irrevocabile.
Approvazione dei bilanci
Introduce una moratoria straordinaria per aiutare le imprese a superare la fase più critica della caduta produttiva connessa con il COVID-19.
Le microimprese e le piccole e medie imprese, possono avvalersi delle seguenti misure di sostegno finanziario, come la possibilità di approvare i bilanci relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 nel maggior termine dei 180 giorni, prevedendo, anche in deroga ai vigenti statuti, la possibilità di espressione del voto in via elettronica o per corrispondenza, di intervento all’assemblea mediante mezzi di telecomunicazione e, infine, la possibilità di designare per le assemblee ordinarie o straordinarie il rappresentante previsto dall’articolo 135-undecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58.
fiscalità e lavoro
Come anticipato, il versamento dell’F24 previsto per il 16 è stato prorogato per tutti alla data del prossimo 23 marzo. Potranno beneficiare della sospensione prolungata fino al 31 maggio dei pagamenti di ritenute, contributi previdenziali e assistenziali e dell’Iva di marzo il gruppo dei contribuenti con un tetto di fatturato di due milioni di euro previsto per imprese, autonomi e professionisti.
Si aggiungono alla predetta sospensione un secondo grande gruppo di aziende, dei settori: commercio, ristorazione, turismo, trasporto merci, sport e cultura.
I versamenti sospesi sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020.
È sospeso ogni ulteriore adempimento fiscale con scadenza tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020.
I versamenti sospesi sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020.
Le aziende possono presentare domanda di cassa integrazione ordinaria, o FIS, o FSBA, tramite normale procedura, indicando come causale “Emergenza Covid 19”, per una durata di 9 settimane, con partenza anche retroattiva sino al 23/02/2020.
Devono presentare richiesta ai sindacati di esame congiunto, che può essere svolto telematicamente.
Non si paga contributo addizionale.
La domanda va presentata all’Inps entro la fine del quarto mese successivo all’inizio della sospensione o riduzione.
Pagamento sarà diretto dell’Inps.
È previsto un nuovo trattamento di cassa integrazione ordinario in sostituzione dei precedenti ammortizzatori sociali in favore di: – Aziende che alla data di entrata in vigore del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, hanno in corso un trattamento di integrazione salariale straordinario;
– Aziende che hanno in corso un assegno di solidarietà.
Le aziende escluse dal regime della cassa integrazione, del Fis o dell’Ebna possono accedere alla cassa integrazione in deroga, per una durata di 9 settimane, con partenza retroattiva sino al 23/02/2020.
Le Regioni possono autorizzare una cassa di integrazione salariale in deroga in favore delle imprese per cui non trovino applicazione le tutele previste dalle vigenti disposizioni in materia di sospensione o riduzione di orario in costanza di rapporto.
Dall’entrata in vigore del decreto legge, sono preclusi per 60 giorni, indipendentemente dal numero dei dipendenti, i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo e licenziamenti collettivi.
Resta la possibilità di ricorrere al licenziamento individuale per motivi disciplinari.
A decorrere dal 5 marzo 2020, e per un periodo continuativo o frazionato comunque non superiore a quindici giorni, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato hanno diritto a fruire per i figli di età non superiore ai 12 anni, di uno specifico congedo, per il quale è riconosciuta un’indennità pari al 50 per cento della retribuzione.
La fruizione del congedo di cui al presente articolo è riconosciuta alternativamente ad entrambi i genitori, per un totale complessivo di quindici giorni. In alternativa alla prestazione predette e per i medesimi lavoratori beneficiari, è prevista la possibilità di scegliere la corresponsione di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite massimo complessivo di 600 euro, da utilizzare per prestazioni effettuate.
Ai titolari di redditi di lavoro dipendente che possiedono un reddito complessivo di importo non superiore a 40.000 euro spetta un premio, per il mese di marzo 2020, che non concorre alla formazione del reddito, pari a 100 euro da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti nella propria sede di lavoro nel predetto mese.
Allo scopo di incentivare la sanificazione degli ambienti di lavoro, quale misura di contenimento del contagio del virus COVID-19, ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione è riconosciuto, per il periodo d’imposta 2020, un credito d’imposta nella misura del 50 per cento delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro fino ad un massimo di 20.000 euro.
Il credito d’imposta è riconosciuto fino all’esaurimento dell’importo massimo di 50 milioni di euro per l’anno 2020.
Bonus per i lavoratori autonomi
- liberi professionisti, titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata INPS e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data;
- lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (artigiani, commercianti, imprenditori agricoli, coltivatori diretti, coloni e mezzadri);
- lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
- lavoratori dipendenti del settore agricolo;
- lavoratori dello spettacolo.
Come deve muoversi un’impresa per gestire questo momento critico?
Il management deve mantenere la giusta lucidità per affrontare la situazione di crisi e gestire la continuità aziendale. Determinare le strategie per riemergere ancora più forte di prima, comprendere che valorizzare i suoi punti di forza e sfruttare tutte le sue potenzialità.
- avere fiducia e trasmettere positività alla propria clientela, rappresentando scenari di ripresa;
- proteggere i dipendenti, prestare attenzione ai rischi per l’attività, alla gestione delle interruzioni e adeguarsi alle nuove forme di lavoro - Smart Work - da pianificare nel breve termine;
- ottimizzare e razionalizzare il cash flow, perché è di fondamentale importanza e necessario che le aziende sviluppino nell’immediato un piano di tesoreria per la gestione della liquidità come parte dei piani di rischio e di continuità operativa;
- comprendere il valore e il ruolo delle nuove tecnologie come strumenti necessari per uscire vincenti dalla crisi, individuare i principali aspetti operativi e, cioè, qualificazione, persone e pratica.
Ognuno di questi aspetti sarà è essenziale per garantire una strategia che possa offrire una risposta immediata alla crisi, consentendo alle proprie risorse umane la possibilità di essere produttive e, al contempo, sicure, creando dunque un’organizzazione in grado di resistere, riprogrammarsi e perdurare.
Liquidità alle imprese: il Decreto Legge 8 Aprile 2020 n. 23
Con il nuovo decreto liquidità viene data la possibilità alle imprese di chiedere finanziamenti garantiti dallo Stato. Si tratta, in buona sostanza, di un credito di firma con cui lo Stato conferisce una garanzia integrale per i prestiti non superiori a 25.000,00 €.
Per quelli di importo maggiore la garanzia è variabile e oscilla tra il 90% al 70%, in funzione del fatturato aziendale.
- la garanzia è rilasciata entro il 31.12.2020, per finanziamenti di durata non superiore a 6 anni, con possibilità di un preammortamento di durata fino a 24 mesi;
- l’importo massimo del prestito è pari al maggiore fra i seguenti dati, il 25% del fatturato del 2019 (risultante dal bilancio 2019 o dalla dichiarazione fiscale) o il doppio del costo complessivo del personale dipendente (risultante dal bilancio 2019 o dai dati certificati dall’impresa). Per le imprese che hanno iniziato l’attività dopo il 31.12.2018, si fa riferimento ai costi del personale presunti per i primi due anni.
Poiché l’importo finanziabile è determinato sulla base dei dati relativi all’anno 2019, per i quali ancora non sono stati chiusi i relativi bilanci, le imprese devono completare le risultanze complessive delle dichiarazioni Iva annuali e procedere con la chiusura dei bilanci riguardanti il predetto anno.
Va ricordato che queste misure rappresentano un ulteriore impegno di debito nei confronti degli Istituti di credito. Per questo deve essere suffragata da una valutazione preventiva, non solo delle esposizioni preesistenti, e rigorosamente posta in relazione agli scenari futuri che l’azienda ha previsto e cioè tempistica di riapertura dell’attività, investimenti da sostenere in termini di tecnologia e sicurezza, attrezzature e nuove modalità operative di lavoro alla luce delle vigenti disposizioni in questa fase di emergenza Covid-19.
Se vi servono consigli e supporto per il Decreto Liquidità, contattateci: vi aiutiamo noi!
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Con la nostra esperienza e gli strumenti che saranno messi a disposizione siamo in grado di sostenere le vostre imprese e attività in questo momento complesso, per cercare le soluzioni ottimali adattandole al caso concreto e alla specifica realtà aziendale e lavorativa.
L’Impresa non è solamente un organismo economico: ha risvolti sociali di cui beneficia essa stessa e tutta la comunità all’interno della quale opera, a maggior ragione nei momenti di emergenza come quello che tutti stiamo affrontando.